Mercoledì 9 febbraio 2022, si é spento dopo alcuni giorni di sofferenze, il nostro Proiezionista Giacomo Firpo, da sempre colonna portante e insostituibile del Cinema Palmaro.
Il Santo Rosario si é tenuto presso la Chiesa Santa Maria Assunta di Pra’ giovedì 10 febbraio alle ore 18.
Il Funerale si é tenuto presso la Chiesa dell’Immacolata di Pegli venerdì 11 febbraio alle 10:15.
Era nato il 31 maggio del 1947 ed aveva fatto della sua passione per il cinema un elemento di vera e propria identità. Dal carattere burbero e sincero ci ha insegnato con il suo esempio cosa voglia dire essere al servizio degli altri: “La proiezione si fa anche se ci fosse un solo spettatore”, soleva dire … E si arrabbiava giustamente quando non prendevamo con sufficiente serietà lo spettacolo: aprire i bagni, chiudere le tende, rimanere fino all’ultimo, spegnere le insegne, illuminare i manifesti. Infinite piccole cose che fanno la grandezza di una persona innamorata del proprio lavoro …
Eh già, perché in un paesone come Pra’, da sempre ci sono delle figure importanti che sono un riferimento: il farmacista, il giornalaio, il medico, il parroco, l’avvocato, il libraio, il preside. Solo alcuni di questi però sono figure con l’iniziale maiuscola. Ci vuole passione per diventarlo e bisogna crederci. Il libraio che fa fino in fondo il suo mestiere trae un’arte dalla conoscenza dei libri. Ci consiglia quali leggere, non perde un’uscita importante, sa che cosa si aspetta la gente del suo quartiere.
E così Giacomo era il Proiezionista di Pra’ … Ogni macchina una scoperta che andava curata ed accudita come un gioiello prezioso. E’ una persona fortunata chi ha conosciuto la luce che illuminava il suo sguardo quando raccontava le cose segrete dei proiettori di altri tempi. In quella luce brillava la dignità del lavoro, un lavoro semplice, certo, ma cosa c’é di più bello e toccante e gratificante e che ti fa star bene di una persona che fa il suo lavoro con amore ?
Un amore così appassionato che gli ha consentito di passare indenne alla rivoluzione del digitale: dalle pellicole da ricomporre e saldare con l’acetone e lo scotch a quella sequela di numeri intricati che alla fine si trasformavano ancora una volta in magia: la luce che si spegne, il silenzio della sala così pieno di attese e poi colori, storie, musiche, quel mosaico che riempie ogni volta il grande schermo e si traduce in emozioni. Emozioni solo tue, che magari alla fine ti rigano di lacrime le guance e, per fortuna, tutto intorno è buio e non c’é da avere vergogna.
Addio, nostro caro Giacomo, maestro di emozioni, maestro di vita.
Grazie di tutto, grazie di cuore.
4 risposte
Grazie di cuore Sign Firpo tutti i mercoledì ci aspettavi e a volte hai ritardato l inizio della proiezione x aspettare qualcuno del nostro gruppo che usciva tardi dal lavoro…lti ricorderemo con tanto affetto e stima
Ricordo da bambino quando andavamo al cinema la domenica pomeriggio e lui era lì con i suoi occhiali scuri che guardava noi bambini entrare in sala, allora molto più grande e con le sedie in legno…veramente un’ istituzione…recentemente abbiamo cenato insieme e sentirlo parlare degli anni passati mi aveva fatto fare un salto con la memoria alla mia fanciullezza…ti ricorderemo sempre a Palmaro.
Ciao Giacomo, ci mancherai e grazie. Tante condoglianze alla famiglia
Mi dispiace immensamente.
Panta rei.