Per chi ha visto Nomadland…
Chi ha visto Nomadland, non ha visto semplicemente un film, ma qualcosa di più… qualcosa che rimane dentro, una perla preziosa che, più di un voluminoso trattato, può illuminare e rendere semplicemente intensa la propria vita.
Dedichiamo quindi un approfondimento particolare a questo film: se vuoi, puoi lasciare un tuo commento al termine di questa pagina.
NOMADLAND
di Chloé Zhao
con Frances McDormand, David Strathairn, Linda May, Charlene Swankie e Derrick Janis
USA 2020 – Durata 108′
Empire, stato del Nevada. Nel 1988 la fabbrica presso cui Fern e suo marito Bo hanno lavorato tutta la vita ha chiuso i battenti, lasciando i dipendenti letteralmente per strada. Anche Bo se ne è andato, dopo una lunga malattia, e ora il mondo di Fern si divide fra un garage in cui sono rinchiuse tutte le cose del marito e un van che la donna ha riempito di tutto ciò che ha ancora per lei un significato materico. Vive di lavoretti saltuari poiché non ha diritto ai sussidi statali e non ha l’età per riciclarsi in un Paese in crisi, e si sposta di posteggio in posteggio, cercando di tenere insieme il puzzle scomposto della propria vita… (MyMovies.it)
- ↑ Leggi la recensione di MyMovies.it;
- ↑ Leggi la recensione di Cinematographe.it;
- ↑ Leggi la recensione di Ondacinema.it;
- ↑ Ascolta uno dei brani della colonna sonora su YouTube (Ludovico Einaudi – Oltremare);
- Di seguito la poesia, che la protagonista Fern recita ad un giovane che non sa trovare parole per la sua amata.
Dovrei paragonarti a un giorno d’estate?
(Shakespeare – Sonetto 18)
Dovrei paragonarti a un giorno d’estate?
Tu sei più amabile e più tranquillo.
Impetuosi venti scuotono le tenere gemme di Maggio,
E il corso dell’estate ha fin troppo presto una fine.
Talvolta troppo caldo splende l’occhio del cielo,
E spesso la sua pelle dorata s’oscura;
E ogni cosa bella la bellezza talora declina,
spogliata per caso o per il mutevole corso della natura.
Ma la tua eterna estate non dovrà svanire,
Né perder la bellezza che possiedi,
Né dovrà la morte farsi vanto che tu vaghi nella sua ombra,
Quando in eterni versi nel tempo tu crescerai:
Finché uomini respireranno o occhi potran vedere,
Queste parole vivranno, e daranno vita a te.
—
ShaIl I compare thee to a summer’s day?
Thou art more lovely and more temperate.
Rough winds do shake the darling buds of May,
And summer’s lease hath all too short a date.
Sometime too hot the eye of heaven shines,
And often is his gold complexion dimm’d,
And every fair from fair sometime declines,
By chance or nature’s changing course untrimm’d.
But thy eternal summer shall not fade,
Nor lose possession of that fair thou ow’st;
Nor shall Death brag thou wand’rest in his shade,
When in eternal lines to time thou grow’st.
So long as men can breathe or eyes can see,
So long lives this and this gives life to thee.
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